giovedì 24 luglio 2014

ENRICO IV




Nell'ambito del Progetto Teatro e Salute Mentale.

Come a voi appaiono travestiti loro, così a lui, nei nostri panni, appariremmo travestiti noi. Enrico IV, Pirandello
Foto Anna Campanini



Liberamente tratto da Enrico IV di Luigi Pirandello


Progetto Mario Fontanini e Andreina Garella Festina Lente Teatro


Regia Andreina Garella
Ambientazione Mario Fontanini

Organizzazione Patrizia Marcuccio
Ufficio stampa Carla Giazzi

Mercoledì 1 ottobre ore 20,30
Festival Aperto, Teatro Cavallerizza, Reggio Emilia
Ingresso 7 Euro

La scena è vuota, solo un grande cavallo al centro.

È il cavallo di Enrico IV, un cavallo da cui si cade, e nel cadere si perdono i sensi e ci si risveglia in bilico fra normalità e follia, fra realtà e finzione, scegliendo di vivere nella diversità, con uno sguardo diverso sul mondo e con la consapevolezza che nel mondo non c’è posto per un “re come Enrico IV”. Enrico IV, infatti, ci denuda delle nostre maschere, nel tentativo di svelare la nostra natura poco edificante, e rifiuta quell’umanità che non è capace di pronunciare la parola amore. Sul palco quindici pazienti psichiatrici, tre operatori, due volontari e uno psichiatra. Un gruppo di straordinaria umanità, che riesce ad amalgamare dolore e piacere, caos e ordine, follia e normalità, in una continua alternanza di emozioni che ipnotizzano e incantano, trasformando la fatica del vivere in poesia, con il rischio di non far rimpiangere gli attori “veri”.


Il Progetto Teatro e Salute Mentale è realizzato da Festina Lente Teatro con il sostegno del Dipartimento di Salute Mentale di Reggio Emilia e Scandiano, con il contributo della Regione Emilia-Romagna e di Iren Emilia, con il patrocinio della Provincia e del Comune di Reggio Emilia e con la collaborazione della Fondazione I Teatri di Reggio Emilia.

Come Marco Cavallo, simbolo di libertà che è riuscito ad abbattere i muri del manicomio di Trieste nel 1973, anche noi cavalchiamo ancora, e giochiamo e ridiamo e combattiamo stigmi e pregiudizi. Perché “che volete? Costruiscono senza logica, beati loro, i pazzi! O con una loro logica che vola come una piuma! Volubili! Volubili!...”  E allora… a cavallo, a cavallo! A correre, a volare, a sognare, a divertirsi! Siamo tutti un po’ cavalli, matti come cavalli.

 



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