mercoledì 8 aprile 2015

MATERNO AGIRE



































5 stanze, 5 registe, molte voci della città




Essere accolti in una stanza dove si parla di cura, la cura di se, la cura degli altri, la cura del mondo.
Non c’è relazione non c’è socialità senza prendersi cura.
Essere accolti in una stanza dove si parla di materno ricevendo indicazioni su come è necessario “non perdere tempo”.
Materno, una modalità di azione che parte dall’essere donna,  non un destino femminile da cui scappare, non una miseria da abolire ma una ricchezza da mettere al centro delle relazioni tra le persone e della politica. Una premessa necessaria la cura, come valore culturale collettivo.
Nascere donna vuol dire nascere predisposta allo sbilanciamento del centro di gravità che si sposta in altro, fuori di sé.
Nascere donna vuol dire nascere predisposta ad individuare quel po’di sporco che ci affligge.
Un po’ sporco è il mondo.

Abbiamo intervistato Maria Bologna, Giacomina Castagnetti, Rosaria Ruta 

Regia Andreina Garella
Con Luisa Carini, Mariama Diakhate
Ambientazione Mario Fontanini
e la preziosa collaborazione di Patrizia Marcuccio
 





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